Tutti concordi nel voler la salute del cane ma pochi si pongono la domanda:
La decisione di prendersi cura di un animale dovrebbe avere a fondamento termini di responsabilità e consapevolezza, applicata nella massima tutela della loro salute.
Non è detto che ciò che a noi non potrebbe mai accadere non possa succedere al cane.
A noi, se adulti e consapevoli, non verrebbe mai in mente di inghiottire dei mozziconi di sigaretta presenti per strada, né di riaccenderli per fumarli. Molto spesso si dovrebbe capire un concetto: quando si adotta un animale, qualunque esso sia, avvengono due eventi importanti, l’addomesticamento e l’ammaestramento.
L’adattamento ad un ambiente civilizzato dall’uomo con oggetti, usi e costumi e successivamente il riconoscere un maestro, sono due eventi fondamentali che agiscono in potenziale misura, positiva o negativa, sul futuro comportamento del cane: qualcuno più coraggioso direbbe … sulla sua educazione.
Quando in casa si usano degli oggetti, il cane li vorrebbe mordere a suo modo. Questo avviene addirittura in ambiente selvatico: se noi facessimo un pic-nic in un bosco e in maniera del tutto poco oculata andassimo a gettare dei rifiuti con residui alimentari appetibili, gli animali selvatici divorerebbero tutto intossicandosi con conseguenze, addirittura letali. Così in casa, o fuori, un animale potrebbe ingerire un mozzicone di sigaretta che noi abbiamo gettato a terra.
Ci chiediamo inoltre se il fumo passivo possa fare male al nostro cane o animali domestico quando lo inala? Sono domande con logica risposta, visto che gli effetti sul fumo passivo sono analoghi sia nel cane che nell’uomo.
Negli animali domestici le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l’inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo.
Principale inquinamento dei luoghi chiusi, il fumo passivo ha un’elevata concentrazione di sostanze cancerogene. Queste ultime si depositano al suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi .
Recenti studi dell’università di Glasgow, hanno dimostrato che gli animali sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie del fumo passivo, dato che passano più tempo in casa dei proprietari.
Generalmente i cani sono più esposti a tumori di naso e polmoni.
Sono riconducibili al fumo passivo anche altre patologie respiratorie, che vanno dall’irritazione o infiammazione delle prime vie aeree, sino a forme di asma, bronchite cronica e polmoniti.
Un altro pericolo per gli animali domestici è l’ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che, soprattutto i cani attirati dalla saliva umana, ne ingeriscono una quantità potenzialmente letale.
L’intossicazione da nicotina può causare eccessiva salivazione, eccitazione, tremori, vomito, mancanza di coordinamento e insufficienza respiratoria. In caso di assunzione di dose elevate potrebbe portare il nostro cane addirittura alla morte.