La toelettatura di un soggetto che non fa esposizioni è abbastanza semplice.
Nel caso si voglia mantenere il cane con il mantello lungo, va sempre mantenuto pulito con un bagno ogni 10/15 giorni, utilizzando uno shampoo ed un balsamo di buona qualità.
Per pettinarlo è ben usare una spazzola con denti in ferro, lunghi e di un pettine a denti larghi.
Bisogna controllare sempre che il pelo non si annodi e non bisogna mai utilizzare cardatori che strappino il pelo e possano anche graffiare la pelle.
Durante il bagno, bisogna fare attenzione di risciacquare bene, rimuovendo tutto lo shampoo soprattutto all’interno del padiglione auricolare. Applicare poi balsamo, distribuendolo bene su tutte le parti del corpo per poi risciacquarlo.
Asciugare molto accuratamente con phon, controllando che siano asciutte tutte le parti del corpo, sino alla pelle.
Il cane umido potrebbe facilmente produrre nodi.
Il pelo può essere tenuto più o meno lungo a seconda delle preferenze dei proprietari, senza creare sofferenze al cane.
È consigliabile comunque arrotondare con le forbici il pelo dei piedi togliendo quello in eccesso sotto i plantari, per permettere così al cane di avere un movimento più fluido.
Consiglio anche di controllare che non si formino peli nei padiglioni auricolari che potrebbero provocare infezioni o otiti e di rimuoverli, qual ora ci fossero, con apposite pinzette.
Anche le unghie vanno tenute corte e tagliate regolarmente con apposita forbice che si può acquistare in esercizi commerciali specifici per animali di piccola taglia.
Pulire inoltre gli occhi giornalmente, utilizzando lozioni a base di acido borico o di camomilla, facilmente reperibili sul mercato.
Il maltese come tutti i cani di piccola taglia, richiede attenzione nella pulizia dei denti che va fatta tre/quattro volte alla settimana utilizzando uno spazzolino con setole molto morbide (tipo da bambino) che aiuta alla non formazione del tartaro.
SOGGETI DA ESPOSIZIONE
I soggetti da esposizione richiedono maggiore impegno ed attenzione nella cura del mantello.
Relativamente al bagno vale lo stesso discorso fatto per il maltese da compagnia.
Il tipo di condizionatore da utilizzare dopo lo shampoo, dovrà essere più specifico ed adatto, al fine di consentire di mantenere il pelo raccolto in pacchetti, senza che lo stesso si annodi.
I pacchetti si trovano in vendita in alcuni esercizi specializzati, possono essere in carta di riso o in plastica.
Si consiglia di iniziare a raccogliere il pelo nei pacchetti quando lo stesso pelo è quasi, per lunghezza, arrivato a terra.
I pacchetti vanno cambiati sulla testa, baffi ed orecchie giornalmente e sulla restante parte del corpo saranno cambiati in occasione del bagno settimanale.
È buona norma comunque controllare che all’interno degli stessi non si formino infeltrimenti di pelo.
Il pelo va regolato con le forbici in lunghezza, in modo che arrivi appena oltre terra, per non impedire al soggetto un movimento sciolto e fluido.
La pulizia del pelo sotto gli occhi dovrà essere ancora più accurata rispetto ad un soggetto di compagnia per evitare che vengano penalizzate macchie che si formino nella zona orbitale.
Il giorno prima dell’esposizione il soggetto deve essere accuratamente lavato, utilizzando dopo lo shampoo, un condizionatore specifico per le esposizioni, che dovrà essere leggermente risciacquato per dare al mantello la giusta pesantezza.
Il giorno dell’esposizione si deve toelettare la testa, raccogliendo il pelo del cranio in uno o due “ciuffi”, a seconda dell’età o delle preferenze del Paese in cui si espone il soggetto.
Tra gli ospiti indesiderati del nostro cane ci sono i parassiti, che si dividono in esterni ed interni. I primi infestano il pelo e la cute, mentre i secondi si annidano nell’intestino. Un’altra fonte di pericolo per la salute del nostro cane sono i flebotomi, o pappataci, anche loro si nutrono di sangue e sono vettori di pericolose patologie.
I principali parassiti esterni (ectoparassiti) che potrebbero albergare sulla cute del vostro cane sono: pulci, acari e zecche. Diagnosticare la loro presenza potrebbe non essere così semplice nei cani a mantello scuro, perché gli escrementi che lasciano sono scuri e quindi non facilmente individuabili, se non su mantelli chiari. Sintomi, come prurito e perdita del pelo, possono tuttavia essere dei campanelli di allarme.
Oltre ai parassiti esterni, nel cucciolo si può frequentemente riscontrare la presenza di parassiti intestinali, ed è opportuno accertarne prima la presenza. I vermi intestinali possono essere sia tondi (es. ascaridi), sia piatti (es. tenia). Essi si nutrono delle sostanze nutritive presenti nell’intestino, sottraendole al cucciolo, possono inoltre ostruire il lume intestinale e lesionarlo. Un cucciolo infestato perde peso, hai il pelo opaco e l’addome gonfio, le feci sono poco consistenti e può sviluppare patologie da mal nutrizione.
Nell’intestino possono albergare anche parassiti unicellulari, come i coccidi. In questo caso le lesioni alla mucosa intestinali sono più gravi; la diarrea, ad esempio, può essere accompagnata dalla presenza di sangue. Il cucciolo potrà essere inappetente, disidratato e mostrare un ritardo nella crescita.
Altra parassitosi intestinale è la giardiasi, causata da un parassita protozoo che può colpire varie specie animali. E’ molto frequente nei cuccioli perché facilmente trasmissibili tramite feci. Si manifesta normalmente con diarree, accompagnate da filamenti di sangue o muco, e a volte da forme di vomito, in questo caso potrebbe portare il cane alla disidratazione.
Se il cucciolo vive in zone dove sono presenti zanzare e flebotomi, è bene ricordare che questi insetti possono essere veicolo di pericolose patologie. La più importante è la dirofilariosi. La Dirofilariosi è un parassita vermiforme che vive nel cuore del cane. Può raggiungere notevoli dimensioni e dare gravi problemi cardiaci. La sua forma infestante, la microfilaria, si trova nel torrente circolatorio, dal quale può essere risucchiata dalla zanzara durante il pasto di sangue e trasferita in un nuovo ospite, durante il pasto di sangue successivo.
Tra le patologie a carico dei flebotomi, c’è anche la leishmaniosi. La leishmania è un protozoo che, come la dirofilaria, necessità di un vettore per passare da un ospite all’altro, appunto il flebotomo. I sintomi sono molteplici e possono comprendere una rarefazione del pelo, ulcere cutanee, abnorme crescita delle unghie, mucose anemiche, congiuntivite, cheratocongiuntivite secca, diminuzione del peso, aumento del volume dei linfonodi e abbattimento generale (forma cutanea). La leishmania porta anche lesioni degli organi interni, specie a carico di reni, milza e fegato (forma viscerale).