In questo caso eviterei di "fare di tutta l'erba un fascio" perché ogni razza è differente dalle altre. Per quello che riguarda il maltese abbiamo più volte scritto che è un vero cane da compagnia, selezionato negli anni per questo, perciò non può essere che la femmina sia più piccola, più dolce, più equilibrata d’altronde sarebbe come dire che nelle razze da caccia nascono le femmine brave ad andare a caccia mentre i maschi no. Quando si acquista un maschio bisogna certarsi che i testicoli siano ambedue scesi nello scroto perché se uno di questi è in ritenzione e non dovesse scendere all’anno di vita il veterinario ci consiglierà la estirpazione tramite intervento chirurgico. Il testicolo non sceso potrebbe, lasciandolo in questa situazione, scatenare cellule tumorali in età adulta del cane. Al momento della scelta un buon allevatore deve avvisarvi se c’è un cucciolo con eventuale problema. La mancanza di un testicolo è motivo di squalifica in caso di esposizione cinofila e tanto meno il cane non dovrà essere usato da riproduzione perché il difetto può essere trasmesso ai cuccioli. Il maschio si ha paura che alzi la zampina in casa ma i nostri cani sono abituati a sporcare sul traversino sia femmine che maschi.
La femmina ha tutti i problemi legati alla ginecologia. Ogni 6 mesi ha il “calore”, un mestruo che dura circa 10/11 giorni durante il quale lascerà qualche segnale lungo i suoi percorsi e comunque da evitarsi di metterla su divani, tappeti e letti… Finito questo periodo entra in quello della fecondità. Attenzione a non lasciare in giardino da sola perché potrebbe attirare l’attenzione di qualche maschietto. Finito questo secondo periodo, dopo circa due mesi potrebbe facilmente manifestare una gravidanza isterica. Si comporterà come se fosse incinta producendo facilmente latte andando in mastite con le relative conseguenze anche di carattere tumorale. La soluzione a tutto questo pensando di non volerla far riprodurre è la sterilizzazione.
Le origini del maltese sono assai remote. Alcuni reperti ritrovati risalenti addirittura a 8000 A.C. raffigurano cani con le sembianze del maltese. Il suo nome è attribuibile alla città di Melita, in Sicilia, ma anche in questo non trova tutti d’accordo, comunque le sue origini sono sicuramente attribuibili al bacino del mediterraneo, dove veniva usato dai pescatori come una sorte di cane/gatto per cacciare topi. Le dame vedendolo se ne innamorarono, portandolo a corte, dove ne iniziarono una selezione come cane da compagnia. Nel tempo lo ritroviamo a fianco di personaggi famosi a partire dall’antica Roma fino ai giorni nostri, del resto la grazia, l’allegria, l’intelligenza di questo cane sono tali d’aver conquistato gli ingegni più vari e versatili: poeti, pittori, scrittori e musicisti. Come si vede non è poi così difficile amare un cane tanto bello quanto irresistibilmente piacevole.
Nella ricerca del proprio cane ideale dobbiamo prendere in esame tre parametri fondamentali:
Il maltese è sicuramente un cane che occupa uno dei primi gradini della scala delle difficoltà cinofili. Il suo carattere così docile, intelligente, affettuoso, sensibile, estremamente attaccato alla famiglia, ne fa uno dei cani più gradevoli, interessante e pratico del palcoscenico dei cani da compagnia. Non è certamente da trascurare il fatto che sia in odore, che non ha la muta (buona parte delle razze ha perdita totale del pelo due volte all’anno e questi periodi necessitano di manutenzione anche due o tre volte al dì, per evitare le montagne di pelo in casa). La sua piccola taglia ci permette di viverlo in ogni contesto e per ultimo è un cane che non ha particolari patologie di razze. Penso a questo punto che non ci sia razza più facile del maltese!
Come primo consiglio posso suggerire sicuramente di rivolgervi ad allevatori professionali, riconosciuti dall’ENCI. Persone che vi trasmettano nell’esporsi la loro passione per questo mondo. Le razze allevate devono essere meno possibili solo in questo modo l’allevatore potrà concentrarsi sulla qualità senza avere come unico obbiettivo la quantità. Avere la possibilità di visitare l’allevamento, vedere i locali dove vengono allevati i cuccioli verificandone anche il livello di pulizia che si traduce sicuramente in buona salute del cucciolo. Visionare i soggetti adulti possibilmente mamma e babbo. Accertarsi che il cucciolo sia accompagnato da tutti i documenti. Verificare la disponibilità dell’allevatore anche dopo l’avvenuta vendita. Se tutto questo vi soddisferà potete pensare di essere in buone mani.
In questo caso eviterei di "fare di tutta l'erba un fascio" perché ogni razza è differente dalle altre. Per quello che riguarda il maltese abbiamo più volte scritto che è un vero cane da compagnia, selezionato negli anni per questo, perciò non può essere che la femmina sia più piccola, più dolce, più equilibrata d’altronde sarebbe come dire che nelle razze da caccia nascono le femmine brave ad andare a caccia mentre i maschi no. Quando si acquista un maschio bisogna certarsi che i testicoli siano ambedue scesi nello scroto perché se uno di questi è in ritenzione e non dovesse scendere all’anno di vita il veterinario ci consiglierà la estirpazione tramite intervento chirurgico. Il testicolo non sceso potrebbe, lasciandolo in questa situazione, scatenare cellule tumorali in età adulta del cane. Al momento della scelta un buon allevatore deve avvisarvi se c’è un cucciolo con eventuale problema. La mancanza di un testicolo è motivo di squalifica in caso di esposizione cinofila e tanto meno il cane non dovrà essere usato da riproduzione perché il difetto può essere trasmesso ai cuccioli. Il maschio si ha paura che alzi la zampina in casa ma i nostri cani sono abituati a sporcare sul traversino sia femmine che maschi.
La femmina ha tutti i problemi legati alla ginecologia. Ogni 6 mesi ha il “calore”, un mestruo che dura circa 10/11 giorni durante il quale lascerà qualche segnale lungo i suoi percorsi e comunque da evitarsi di metterla su divani, tappeti e letti… Finito questo periodo entra in quello della fecondità. Attenzione a non lasciare in giardino da sola perché potrebbe attirare l’attenzione di qualche maschietto. Finito questo secondo periodo, dopo circa due mesi potrebbe facilmente manifestare una gravidanza isterica. Si comporterà come se fosse incinta producendo facilmente latte andando in mastite con le relative conseguenze anche di carattere tumorale. La soluzione a tutto questo pensando di non volerla far riprodurre è la sterilizzazione.
I nostri cuccioli vengono abituati fin dal primo momento a mangiare crocchini secchi questo perché a differenza di un cibo umido non unge i baffi del cane, non si instaura fra i denti aumentando così la formazione di tartaro, non deve essere conservato in frigorifero occupandomi spazio ed emanando esalazioni strane, nel periodo caldo l’umido mi attira mosche ed altri insetti e una volta preparato deve essere gettata l’eventuale rimanenza causa fermentazione, in ultimo il secco mantiene in allenamento maggiormente l’apparato dentale del cane. I mangimi sono un ottima soluzione ma spesso non vengono usati in maniera adeguata, soprattutto nelle quantità. Spesso ci si attiene alle tabelle fornite dalla casa ma dobbiamo essere anche noi attenti all’evoluzione del cucciolo e a bilanciare la quantità del cibo in funzione a questa.
Non sono molte le cose di prima necessità. Innanzitutto occorrono due ciotole di circa 15cm di diametro in acciaio (facilmente lavabile e disinfettabile) a tronco di cono per evitare il ribaltamento qual ora il cucciolo le prendesse come motivo di gioco. Queste serviranno per acqua e cibo. Altro acquisto sarà un cuscino riconosciuto dal cane come sua cuccia. Per ultimo i traversini assorbenti, pannolini fatti a tovaglietta da posizionare nei pressi del cuscino dove i nostri cani, per imprinting dato da noi, andranno a sporcare. Non acquistate cibo perché vi verrà fornito alla consegna del cucciolo un kit comprendente una campionatura di crocchette che il cane è abituato a mangiare e questo vi servirà per i primi giorni. Mai cambiare il cibo a un cucciolo in un primo momento di inserimento potrebbe creargli problemi gastrici, quando lo si vuol fare bisogna sostituirlo gradualmente integrandolo con il nuovo.
L’unico documento che mi può certificare che il mio cane è un maltese è il pedegree. Il pedegree è il certificato di iscrizione a uno dei registri del libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e viene spedito all’allevatore o alla delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.
Nel pedegree sono annotati:
PER LA LEGISLAZIONE ITALIANA LA VENDITA DI CANI PROPOSTI COME “DI RAZZA”, SENZA CHE QUESTA QUALITA’ SIA ATTESTA DAL PEDEGREE E’ VIETATA DAL DECRETO LEGISLATIVO N.529 DEL 30 DICEMBRE 1992.
Il cucciolo per legge deve essere munito di microchip. Un allevatore non può cedere un cane senza microchip inserito. La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) impone che il proprietario o detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. Il cucciolo deve essere consegnato con il modulo di avvenuta applicazione firmato dal veterinario. Altro documento sarà il libretto sanitario dove saranno segnate le profilassi vaccinali e antiparassitarie fatte sul cane. Il certificato di buona salute che alcuni allevatori forniscono alla consegna del cucciolo a garanzia del suo stato di salute non ha nessun valore perché potrebbe essere frutto di accordi precedenti fra veterinario e venditore. Ultimo documento ad accompagnare i nostri cuccioli sarà il pedegree, cioè il certificato di iscrizione ai libri genealogici che in Italia viene emesso dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Su di esso sono annotati i dati identificativi di un cane, la razza di appartenenza, la sua genealogia, i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) prevede che un cucciolo non possa essere ceduto prima di 60 giorni di vita. Un buon allevatore comunque tenda a consegnare il cucciolo più verso i tre mesi di vita perché possa comunque rimanere con la madre e suoi fratelli più tempo. Questo è un momento molto importante per la psicosi del cane, per il suo imprinting. È il periodo in cui il cucciolo apprende le abitudini, è paragonabile ai tempi dell’asilo per un bambino. La separazione troppo precoce di un cucciolo potrebbe provocargli problemi comportamentali.
Come primo consiglio posso suggerire sicuramente di rivolgervi ad allevatori professionali, riconosciuti dall’ENCI. Persone che vi trasmettano nell’esporsi la loro passione per questo mondo. Le razze allevate devono essere meno possibili solo in questo modo l’allevatore potrà concentrarsi sulla qualità senza avere come unico obbiettivo la quantità. Avere la possibilità di visitare l’allevamento, vedere i locali dove vengono allevati i cuccioli verificandone anche il livello di pulizia che si traduce sicuramente in buona salute del cucciolo. Visionare i soggetti adulti possibilmente mamma e babbo. Accertarsi che il cucciolo sia accompagnato da tutti i documenti. Verificare la disponibilità dell’allevatore anche dopo l’avvenuta vendita. Se tutto questo vi soddisferà potete pensare di essere in buone mani.
L’unico documento che mi può certificare che il mio cane è un maltese è il pedegree. Il pedegree è il certificato di iscrizione a uno dei registri del libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e viene spedito all’allevatore o alla delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.
Nel pedegree sono annotati:
PER LA LEGISLAZIONE ITALIANA LA VENDITA DI CANI PROPOSTI COME “DI RAZZA”, SENZA CHE QUESTA QUALITA’ SIA ATTESTA DAL PEDEGREE E’ VIETATA DAL DECRETO LEGISLATIVO N.529 DEL 30 DICEMBRE 1992.
Il cucciolo per legge deve essere munito di microchip. Un allevatore non può cedere un cane senza microchip inserito. La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) impone che il proprietario o detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. Il cucciolo deve essere consegnato con il modulo di avvenuta applicazione firmato dal veterinario. Altro documento sarà il libretto sanitario dove saranno segnate le profilassi vaccinali e antiparassitarie fatte sul cane. Il certificato di buona salute che alcuni allevatori forniscono alla consegna del cucciolo a garanzia del suo stato di salute non ha nessun valore perché potrebbe essere frutto di accordi precedenti fra veterinario e venditore. Ultimo documento ad accompagnare i nostri cuccioli sarà il pedegree, cioè il certificato di iscrizione ai libri genealogici che in Italia viene emesso dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Su di esso sono annotati i dati identificativi di un cane, la razza di appartenenza, la sua genealogia, i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
In questo caso eviterei di "fare di tutta l'erba un fascio" perché ogni razza è differente dalle altre. Per quello che riguarda il maltese abbiamo più volte scritto che è un vero cane da compagnia, selezionato negli anni per questo, perciò non può essere che la femmina sia più piccola, più dolce, più equilibrata d’altronde sarebbe come dire che nelle razze da caccia nascono le femmine brave ad andare a caccia mentre i maschi no. Quando si acquista un maschio bisogna certarsi che i testicoli siano ambedue scesi nello scroto perché se uno di questi è in ritenzione e non dovesse scendere all’anno di vita il veterinario ci consiglierà la estirpazione tramite intervento chirurgico. Il testicolo non sceso potrebbe, lasciandolo in questa situazione, scatenare cellule tumorali in età adulta del cane. Al momento della scelta un buon allevatore deve avvisarvi se c’è un cucciolo con eventuale problema. La mancanza di un testicolo è motivo di squalifica in caso di esposizione cinofila e tanto meno il cane non dovrà essere usato da riproduzione perché il difetto può essere trasmesso ai cuccioli. Il maschio si ha paura che alzi la zampina in casa ma i nostri cani sono abituati a sporcare sul traversino sia femmine che maschi.
La femmina ha tutti i problemi legati alla ginecologia. Ogni 6 mesi ha il “calore”, un mestruo che dura circa 10/11 giorni durante il quale lascerà qualche segnale lungo i suoi percorsi e comunque da evitarsi di metterla su divani, tappeti e letti… Finito questo periodo entra in quello della fecondità. Attenzione a non lasciare in giardino da sola perché potrebbe attirare l’attenzione di qualche maschietto. Finito questo secondo periodo, dopo circa due mesi potrebbe facilmente manifestare una gravidanza isterica. Si comporterà come se fosse incinta producendo facilmente latte andando in mastite con le relative conseguenze anche di carattere tumorale. La soluzione a tutto questo pensando di non volerla far riprodurre è la sterilizzazione.
Le origini del maltese sono assai remote. Alcuni reperti ritrovati risalenti addirittura a 8000 A.C. raffigurano cani con le sembianze del maltese. Il suo nome è attribuibile alla città di Melita, in Sicilia, ma anche in questo non trova tutti d’accordo, comunque le sue origini sono sicuramente attribuibili al bacino del mediterraneo, dove veniva usato dai pescatori come una sorte di cane/gatto per cacciare topi. Le dame vedendolo se ne innamorarono, portandolo a corte, dove ne iniziarono una selezione come cane da compagnia. Nel tempo lo ritroviamo a fianco di personaggi famosi a partire dall’antica Roma fino ai giorni nostri, del resto la grazia, l’allegria, l’intelligenza di questo cane sono tali d’aver conquistato gli ingegni più vari e versatili: poeti, pittori, scrittori e musicisti. Come si vede non è poi così difficile amare un cane tanto bello quanto irresistibilmente piacevole.
Nella ricerca del proprio cane ideale dobbiamo prendere in esame tre parametri fondamentali:
Il maltese è sicuramente un cane che occupa uno dei primi gradini della scala delle difficoltà cinofili. Il suo carattere così docile, intelligente, affettuoso, sensibile, estremamente attaccato alla famiglia, ne fa uno dei cani più gradevoli, interessante e pratico del palcoscenico dei cani da compagnia. Non è certamente da trascurare il fatto che sia in odore, che non ha la muta (buona parte delle razze ha perdita totale del pelo due volte all’anno e questi periodi necessitano di manutenzione anche due o tre volte al dì, per evitare le montagne di pelo in casa). La sua piccola taglia ci permette di viverlo in ogni contesto e per ultimo è un cane che non ha particolari patologie di razze. Penso a questo punto che non ci sia razza più facile del maltese!
Il cucciolo per legge deve essere munito di microchip. Un allevatore non può cedere un cane senza microchip inserito. La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) impone che il proprietario o detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. Il cucciolo deve essere consegnato con il modulo di avvenuta applicazione firmato dal veterinario. Altro documento sarà il libretto sanitario dove saranno segnate le profilassi vaccinali e antiparassitarie fatte sul cane. Il certificato di buona salute che alcuni allevatori forniscono alla consegna del cucciolo a garanzia del suo stato di salute non ha nessun valore perché potrebbe essere frutto di accordi precedenti fra veterinario e venditore. Ultimo documento ad accompagnare i nostri cuccioli sarà il pedegree, cioè il certificato di iscrizione ai libri genealogici che in Italia viene emesso dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Su di esso sono annotati i dati identificativi di un cane, la razza di appartenenza, la sua genealogia, i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
Il mantello del maltese deve essere lungo di costituzione (non esiste il maltese dal pelo corto se non però per opera dell’uomo), setaceo, non deve avere sottopelo. Muovendo con le mani il suo mantello dobbiamo vederne il rosaceo della pelle, non deve presentare ricci o ondulature, deve essere liscio come se piastrato. È un cane inodore anche a distanza di giorni dal bagno. Cercate sin da cucciolo ad abituarlo a essere manipolato con i vari attrezzi per la toilette. È consigliata la cura quotidiana del pelo sotto gli occhi con lavaggi di acqua borica, soluzione fisiologica, acqua camomilla per evitare la classica colorazione rossiccia data dall’acidità lacrimale. Il lavaggio del cane è da fare ogni 10/15 giorni a seconda della sua routine quotidiana, l’importante in questa fase è di asciugare molto bene, qualsiasi sia la stagione, con il phon. La spazzolatura meglio se si riesce a farla tutti i giorni, per evitare la formazione di nodi, con una spazzola e un pettine a denti larghi, attenzione in questa fase a non colpire gli occhi del cane. È buona cosa tenere pulite le orecchie all’interno del padiglione da tutti i peli, strappandoli, poiché con il tempo potrebbero creare delle otiti al cane.
L’Art.169 del codice della strada prevede il solo trasporto di animali domestici. Un solo cane può essere tenuto libero nell’abitacolo evitando che intralci o distragga chi sta guidando saltando da un sedile all’altro. Si possono trasportare più cani se chiusi in gabbia o nell’apposito “contenitore” detto trasportino o nel vano bagagli separato dall’apposita reta metallica. Il cane può essere trasportato in tre modi sicuri: il primo nel kennel o trasportino, il più sicuro e semplice; secondo la rete divisoria che ci permette di tenere libero il cane nel vano posteriore, consigliato unicamente per cani di taglia grande; il terzo l’imbragatura da collegare alla cintura di sicurezza, metodo consigliato per tenere affianco il cane.
Come primo consiglio posso suggerire sicuramente di rivolgervi ad allevatori professionali, riconosciuti dall’ENCI. Persone che vi trasmettano nell’esporsi la loro passione per questo mondo. Le razze allevate devono essere meno possibili solo in questo modo l’allevatore potrà concentrarsi sulla qualità senza avere come unico obbiettivo la quantità. Avere la possibilità di visitare l’allevamento, vedere i locali dove vengono allevati i cuccioli verificandone anche il livello di pulizia che si traduce sicuramente in buona salute del cucciolo. Visionare i soggetti adulti possibilmente mamma e babbo. Accertarsi che il cucciolo sia accompagnato da tutti i documenti. Verificare la disponibilità dell’allevatore anche dopo l’avvenuta vendita. Se tutto questo vi soddisferà potete pensare di essere in buone mani.
Non sono molte le cose di prima necessità. Innanzitutto occorrono due ciotole di circa 15cm di diametro in acciaio (facilmente lavabile e disinfettabile) a tronco di cono per evitare il ribaltamento qual ora il cucciolo le prendesse come motivo di gioco. Queste serviranno per acqua e cibo. Altro acquisto sarà un cuscino riconosciuto dal cane come sua cuccia. Per ultimo i traversini assorbenti, pannolini fatti a tovaglietta da posizionare nei pressi del cuscino dove i nostri cani, per imprinting dato da noi, andranno a sporcare. Non acquistate cibo perché vi verrà fornito alla consegna del cucciolo un kit comprendente una campionatura di crocchette che il cane è abituato a mangiare e questo vi servirà per i primi giorni. Mai cambiare il cibo a un cucciolo in un primo momento di inserimento potrebbe creargli problemi gastrici, quando lo si vuol fare bisogna sostituirlo gradualmente integrandolo con il nuovo.
Se si vuole tenere il mantello lungo ritiene un certo impegno è consigliata la pettinatura e la spazzolatura quotidiana per rimuovere gli eventuali nodi. La spazzolatura deve raggiungere la superficie del pelo, fino alla pelle, per evitare la formazione di feltri. Molti per motivi pratici scelgono la tosatura che non crea sofferenza al cane, può invece determinarne in alcuni soggetti un aumento della lanosità. Il bagno può essere eseguito ogni due settimane, controllando bene le orecchie per evitare bene infezioni, irritazioni o formazione di cerume. Spazzolare i denti almeno una volta alla settimana per prevenire l’accumulo di tartaro e gengiviti. I cani di piccola taglia sono soggetti a problemi dentali con l’andare degli anni, quindi spazzolare più spesso è buona norma.
Il mantello del maltese deve essere lungo di costituzione (non esiste il maltese dal pelo corto se non però per opera dell’uomo), setaceo, non deve avere sottopelo. Muovendo con le mani il suo mantello dobbiamo vederne il rosaceo della pelle, non deve presentare ricci o ondulature, deve essere liscio come se piastrato. È un cane inodore anche a distanza di giorni dal bagno. Cercate sin da cucciolo ad abituarlo a essere manipolato con i vari attrezzi per la toilette. È consigliata la cura quotidiana del pelo sotto gli occhi con lavaggi di acqua borica, soluzione fisiologica, acqua camomilla per evitare la classica colorazione rossiccia data dall’acidità lacrimale. Il lavaggio del cane è da fare ogni 10/15 giorni a seconda della sua routine quotidiana, l’importante in questa fase è di asciugare molto bene, qualsiasi sia la stagione, con il phon. La spazzolatura meglio se si riesce a farla tutti i giorni, per evitare la formazione di nodi, con una spazzola e un pettine a denti larghi, attenzione in questa fase a non colpire gli occhi del cane. È buona cosa tenere pulite le orecchie all’interno del padiglione da tutti i peli, strappandoli, poiché con il tempo potrebbero creare delle otiti al cane.
Nella ricerca del proprio cane ideale dobbiamo prendere in esame tre parametri fondamentali:
Il maltese è sicuramente un cane che occupa uno dei primi gradini della scala delle difficoltà cinofili. Il suo carattere così docile, intelligente, affettuoso, sensibile, estremamente attaccato alla famiglia, ne fa uno dei cani più gradevoli, interessante e pratico del palcoscenico dei cani da compagnia. Non è certamente da trascurare il fatto che sia in odore, che non ha la muta (buona parte delle razze ha perdita totale del pelo due volte all’anno e questi periodi necessitano di manutenzione anche due o tre volte al dì, per evitare le montagne di pelo in casa). La sua piccola taglia ci permette di viverlo in ogni contesto e per ultimo è un cane che non ha particolari patologie di razze. Penso a questo punto che non ci sia razza più facile del maltese!
L’Art.169 del codice della strada prevede il solo trasporto di animali domestici. Un solo cane può essere tenuto libero nell’abitacolo evitando che intralci o distragga chi sta guidando saltando da un sedile all’altro. Si possono trasportare più cani se chiusi in gabbia o nell’apposito “contenitore” detto trasportino o nel vano bagagli separato dall’apposita reta metallica. Il cane può essere trasportato in tre modi sicuri: il primo nel kennel o trasportino, il più sicuro e semplice; secondo la rete divisoria che ci permette di tenere libero il cane nel vano posteriore, consigliato unicamente per cani di taglia grande; il terzo l’imbragatura da collegare alla cintura di sicurezza, metodo consigliato per tenere affianco il cane.
Come primo consiglio posso suggerire sicuramente di rivolgervi ad allevatori professionali, riconosciuti dall’ENCI. Persone che vi trasmettano nell’esporsi la loro passione per questo mondo. Le razze allevate devono essere meno possibili solo in questo modo l’allevatore potrà concentrarsi sulla qualità senza avere come unico obbiettivo la quantità. Avere la possibilità di visitare l’allevamento, vedere i locali dove vengono allevati i cuccioli verificandone anche il livello di pulizia che si traduce sicuramente in buona salute del cucciolo. Visionare i soggetti adulti possibilmente mamma e babbo. Accertarsi che il cucciolo sia accompagnato da tutti i documenti. Verificare la disponibilità dell’allevatore anche dopo l’avvenuta vendita. Se tutto questo vi soddisferà potete pensare di essere in buone mani.
In questo caso eviterei di "fare di tutta l'erba un fascio" perché ogni razza è differente dalle altre. Per quello che riguarda il maltese abbiamo più volte scritto che è un vero cane da compagnia, selezionato negli anni per questo, perciò non può essere che la femmina sia più piccola, più dolce, più equilibrata d’altronde sarebbe come dire che nelle razze da caccia nascono le femmine brave ad andare a caccia mentre i maschi no. Quando si acquista un maschio bisogna certarsi che i testicoli siano ambedue scesi nello scroto perché se uno di questi è in ritenzione e non dovesse scendere all’anno di vita il veterinario ci consiglierà la estirpazione tramite intervento chirurgico. Il testicolo non sceso potrebbe, lasciandolo in questa situazione, scatenare cellule tumorali in età adulta del cane. Al momento della scelta un buon allevatore deve avvisarvi se c’è un cucciolo con eventuale problema. La mancanza di un testicolo è motivo di squalifica in caso di esposizione cinofila e tanto meno il cane non dovrà essere usato da riproduzione perché il difetto può essere trasmesso ai cuccioli. Il maschio si ha paura che alzi la zampina in casa ma i nostri cani sono abituati a sporcare sul traversino sia femmine che maschi.
La femmina ha tutti i problemi legati alla ginecologia. Ogni 6 mesi ha il “calore”, un mestruo che dura circa 10/11 giorni durante il quale lascerà qualche segnale lungo i suoi percorsi e comunque da evitarsi di metterla su divani, tappeti e letti… Finito questo periodo entra in quello della fecondità. Attenzione a non lasciare in giardino da sola perché potrebbe attirare l’attenzione di qualche maschietto. Finito questo secondo periodo, dopo circa due mesi potrebbe facilmente manifestare una gravidanza isterica. Si comporterà come se fosse incinta producendo facilmente latte andando in mastite con le relative conseguenze anche di carattere tumorale. La soluzione a tutto questo pensando di non volerla far riprodurre è la sterilizzazione.
I nostri cuccioli vengono abituati fin dal primo momento a mangiare crocchini secchi questo perché a differenza di un cibo umido non unge i baffi del cane, non si instaura fra i denti aumentando così la formazione di tartaro, non deve essere conservato in frigorifero occupandomi spazio ed emanando esalazioni strane, nel periodo caldo l’umido mi attira mosche ed altri insetti e una volta preparato deve essere gettata l’eventuale rimanenza causa fermentazione, in ultimo il secco mantiene in allenamento maggiormente l’apparato dentale del cane. I mangimi sono un ottima soluzione ma spesso non vengono usati in maniera adeguata, soprattutto nelle quantità. Spesso ci si attiene alle tabelle fornite dalla casa ma dobbiamo essere anche noi attenti all’evoluzione del cucciolo e a bilanciare la quantità del cibo in funzione a questa.
Non sono molte le cose di prima necessità. Innanzitutto occorrono due ciotole di circa 15cm di diametro in acciaio (facilmente lavabile e disinfettabile) a tronco di cono per evitare il ribaltamento qual ora il cucciolo le prendesse come motivo di gioco. Queste serviranno per acqua e cibo. Altro acquisto sarà un cuscino riconosciuto dal cane come sua cuccia. Per ultimo i traversini assorbenti, pannolini fatti a tovaglietta da posizionare nei pressi del cuscino dove i nostri cani, per imprinting dato da noi, andranno a sporcare. Non acquistate cibo perché vi verrà fornito alla consegna del cucciolo un kit comprendente una campionatura di crocchette che il cane è abituato a mangiare e questo vi servirà per i primi giorni. Mai cambiare il cibo a un cucciolo in un primo momento di inserimento potrebbe creargli problemi gastrici, quando lo si vuol fare bisogna sostituirlo gradualmente integrandolo con il nuovo.
L’unico documento che mi può certificare che il mio cane è un maltese è il pedegree. Il pedegree è il certificato di iscrizione a uno dei registri del libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e viene spedito all’allevatore o alla delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.
Nel pedegree sono annotati:
PER LA LEGISLAZIONE ITALIANA LA VENDITA DI CANI PROPOSTI COME “DI RAZZA”, SENZA CHE QUESTA QUALITA’ SIA ATTESTA DAL PEDEGREE E’ VIETATA DAL DECRETO LEGISLATIVO N.529 DEL 30 DICEMBRE 1992.
Il cucciolo per legge deve essere munito di microchip. Un allevatore non può cedere un cane senza microchip inserito. La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) impone che il proprietario o detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, nel secondo mese di vita, mediante l’applicazione del microchip. Il cucciolo deve essere consegnato con il modulo di avvenuta applicazione firmato dal veterinario. Altro documento sarà il libretto sanitario dove saranno segnate le profilassi vaccinali e antiparassitarie fatte sul cane. Il certificato di buona salute che alcuni allevatori forniscono alla consegna del cucciolo a garanzia del suo stato di salute non ha nessun valore perché potrebbe essere frutto di accordi precedenti fra veterinario e venditore. Ultimo documento ad accompagnare i nostri cuccioli sarà il pedegree, cioè il certificato di iscrizione ai libri genealogici che in Italia viene emesso dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Su di esso sono annotati i dati identificativi di un cane, la razza di appartenenza, la sua genealogia, i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
La legge n.194 del 20 Agosto 2008 (articolo 2) prevede che un cucciolo non possa essere ceduto prima di 60 giorni di vita. Un buon allevatore comunque tenda a consegnare il cucciolo più verso i tre mesi di vita perché possa comunque rimanere con la madre e suoi fratelli più tempo. Questo è un momento molto importante per la psicosi del cane, per il suo imprinting. È il periodo in cui il cucciolo apprende le abitudini, è paragonabile ai tempi dell’asilo per un bambino. La separazione troppo precoce di un cucciolo potrebbe provocargli problemi comportamentali.