Il rapporto tra animale domestico e padrone si è evoluto notevolmente negli ultimi decenni, sempre più persone sono ormai consapevoli di quanto un cucciolo possa migliorare la qualità della loro vita e ciò vale in particolar modo per gli anziani e per chi vive da solo.
Originariamente la Pet Therapy veniva impiegata a sostegno di bambini autistici, tuttavia ben presto lo spettro dei potenziali “pazienti” coinvolti è cresciuto, includendo anche persone che non soffrono di alcuna patologia specifica, ma che per età o altri fattori si trovano a vivere isolati.
L’impatto positivo della presenza di un cucciolo in casa è dimostrato che per una persona anziana contrasta il normale decorso dell’invecchiamento rendendolo più dolce. Adottare e prendersi cura di un cane, inoltre, stimola l’anziano a muoversi tutti i giorni per assicurarsi che l’animale faccia la sua passeggiata: un’ottima strategia per fare dell’attività motoria quotidiana.
Un cucciolo in casa non solo interferisce con la depressione in sé per se, ma induce una diminuzione del senso di ansia. Per questa convivenza sono consigliate razze dotate di spiccate doti di affidabilità e affettuosità come sicuramente può essere il maltese.
Con l’invecchiamento tende a emergere un diffuso “senso di inutilità” che in alcuni casi induce a episodi depressivi. Occuparsi di un cane può aiutare un anziano a contrastare questa sensazione sentendosi nuovamente responsabile del benessere del proprio cane. Un cucciolo restituirà all’anziano energia positiva, per questo che veterinari, medici e operatori sociosanitari sono unanimi nell’incoraggiare le famiglie ad adottare un cucciolo per i propri cari.